mercoledì 28 novembre 2012

Le arancine di Roberta e il viaggio virtuale nella sua Sicilia

Anche questo mese ci hanno stupito con le spiegazioni e gli approfondimenti, per non parlare degli indizi che ci avevano fornito( dei quali ovviamente non avevo capito un'acca!) e alla fine eccoci qui con l'emmetichallenge di novembre e la ricetta strepitosa di Roberta: le arancine siciliane.
Mi piace provare ricette tipiche di altre regioni , e' come se per un'attimo ti trovassi in quel determinato posto e sentissi realmente i profumi di quei piatti cucinati con l'amore di chi vuol tramandare le proprie tradizioni,far conoscere le proprie origini, allora anche le voci dei "venditori" di arancine ti sembrano più vicine...
La mia variante per il ripieno prevede l'uso del radicchio e del dolce sardo (formaggio molle tipico della mia Sardegna), diciamo che ho voluto far incontrare così questa " gente del sud" ,distante ma vicina nel calore che cerca di trasmettere anche con un semplice piatto, l'aggiunta del radicchio e' voluta per non lasciare fuori nessuno , e' infatti il nord che mi ha accolta e che mi
affascina con i suoi sapori così diversi.
Dopo aver cercato di spiegare le mie motivazioni si parte con la ricetta di cui ho fatto copia incolla da Roberta:


1 kg di riso originario (alcuni usano il Roma)
2,5 l circa di brodo vegetale (con carota, cipolla, sedano)
una bustina di zafferano ( ho usato quello di Monreale, per stare in tema Sardegna!)
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
una cipolla medio-piccola
olio evo q.b.
sale q.b.

Per il ripieno:
Radicchio
Cipolla
Olio evo
Sale
Dolce sardo a cubetti


Ho iniziato facendo soffriggere la cipolla nell'olio, poi ho fatto tostare il riso e infine ho aggiunto il brodo in cui avevo fatto sciogliere lo zafferano. Quando era al dente l'ho tolto dal fuoco immerso nell'acqua fredda poi ho aggiunto il burro e il parmigiano ed ho mantecato, quando si e' raffreddato l'ho coperto e messo in frigo.
Nel frattempo ho rosolato il radicchio mantenendolo pero' ancora croccante e ho tagliato
il formaggio, ho lasciato raffreddare il radicchio e infine ho unito al formaggio evitando così che si sciogliesse in anticipo!

Ho preparato la lega con:
800ml di acqua
400gr di farina
Sale

Ho preso il riso, cercato di fare delle palle e ho messo all'interno il ripieno, sigillate, passate nella lega e nel pane grattugiato ,infine in olio bollente e mangiate!!!
Ecco qui le foto...


















martedì 27 novembre 2012

Filippo e la sua festa speciale...

Un bimbo speciale che ti riempie il cuore...tanti auguri nipotino!

Il tavolo ancora in preparazione, sono stati momenti concitati....
Comunque ho preparato: cestini caldi di sfoglia con funghi e panna, mini quiche con zucchine pancetta e scamorza, bicchierini con polpa di granchio rucola maionese e dischetto di sfoglia per accompagnare , rotolini di sfoglia al salame e infine cestini di insalata russa.

la torta e' un pan di Spagna a tre strati farcito con crema pasticcera e crema chantilly, con bagna all'alchermes e decorato con panna montata e pasta di zucchero.

I dolci invece li aveva già preparati la mia mamma , c'erano ciambelline doppie alla marmellata, meringhe ,due tipi di dolci sardi: i gueffus e le pabassine , confetti e cioccolatini e infine una mousse al caffe' di cui pero' mancano le foto!

sabato 27 ottobre 2012

Il pane dolce del sabato e...grazie ragazze!




  l blog e' una grande risorsa, ti da la possibilita' di conoscere belle persone che non pubblicano ricette punto e basta ma le fanno proprie, le arricchiscono con pareri e spiegazioni,ti accorgi di quanto lavoro ci sia dietro ogni post e non puoi non apprezzare e ringraziare quindi : Grazie ragazze!
Il mio pane dolce del sabato:

500 gr di farina 0
125 gr di olio Extra vergine
125 gr di acqua tiepida
20gr di lievito di birra
100 gr di zucchero
2 uova medie
10 gr di sale
Marmellata di prugne e uvetta home Made per un pane
Cubetti di mela renetta e uvetta per l'altro
Semi di sesamo
Un tuorlo d'uovo
Un cucchiaio d'acqua

Mescolare il lievito con l'acqua e un cucchiaio di zucchero e lasciare riposare 5 minuti ,intanto setacciare la farina . Unire zucchero e sale alla farina poi aggiungere il lievito.iniziare ad impastare poi aggiungere l'olio, infine unire le uova una alla volta e continuare a lavorare fino a che l'impasto si staccherà dalla ciotola, a questo punto lasciare lievitare il tutto per circa due ore. Trascorso questo tempo bisogna spezzare in due parti l'impasto e ognuna in tre, stendere le prime tre strisce su un piano infarinato e mettere il ripieno, arrotolare e intrecciare le tre strisce ottenendo così un pane. Ripetere la stessa operazione anche con l'altro, dopodiché mettere in una teglia unta con olio oppure su carta forno( come ho fatto io ) e lasciare lievitare nuovamente per circa due ore. Sbattere il tuorlo d'uovo con il cucchiaio d'acqua, spennellare le trecce e aggiungere i semi di sesamo, infine infornare in forno caldo per circa 15/20 minuti a 200 gradi.
Buon pane del sabato!
Il blog e' una grande risorsa, ti da la possibilita' di conoscere belle persone che non pubblicano ricette punto e basta ma le fanno proprie, le arricchiscono con pareri e spiegazioni,ti accorgi di quanto lavoro ci sia dietro ogni post e non puoi non apprezzare e ringraziare quindi : Grazie ragazze!
Il mio pane dolce del sabato:

500 gr di farina 0
125 gr di olio Extra vergine
125 gr di acqua tiepida
20gr di lievito di birra
100 gr di zucchero
2 uova medie
10 gr di sale
Marmellata di prugne e uvetta home Made per un pane
Cubetti di mela renetta e uvetta per l'altro
Semi di sesamo
Un tuorlo d'uovo
Un cucchiaio d'acqua

Mescolare il lievito con l'acqua e un cucchiaio di zucchero e lasciare riposare 5 minuti ,intanto setacciare la farina . Unire zucchero e sale alla farina poi aggiungere il lievito.iniziare ad impastare poi aggiungere l'olio, infine unire le uova una alla volta e continuare a lavorare fino a che l'impasto si staccherà dalla ciotola, a questo punto lasciare lievitare il tutto per circa due ore. Trascorso questo tempo bisogna spezzare in due parti l'impasto e ognuna in tre, stendere le prime tre strisce su un piano infarinato e mettere il ripieno, arrotolare e intrecciare le tre strisce ottenendo così un pane. Ripetere la stessa operazione anche con l'altro, dopodiché mettere in una teglia unta con olio oppure su carta forno( come ho fatto io ) e lasciare lievitare nuovamente per circa due ore. Sbattere il tuorlo d'uovo con il cucchiaio d'acqua, spennellare le trecce e aggiungere i semi di sesamo, infine infornare in forno caldo per circa 15/20 minuti a 200 gradi.
Buon pane del sabato!

venerdì 28 settembre 2012

I ravioli della nonna....

So che la cosa fondamentale in un blog sono buone ricette con buone foto ma oggi proprio non si può ...quando la tecnologia dice no non si può fare diversamente e se Apple dice che la tecnologia migliore si trova nel nuovo iPad non possiamo, noi comuni mortali, contraddirli! Appunto...il mio iPad si rifiuta di caricare le foto quindi???? Io per ripicca scrivo una ricetta che di tecnologico non ha nulla ma e' in grado di mettere d'accordo grandi e piccini ed forse le foto prima o poi arriveranno....


La ricetta dei ravioli della mia nonna e' la classica per la pasta fresca quindi 1 uovo ogni 100 gr di farina ma lei usava meta' farina e meta' semola più un pizzico di sale. Per il ripieno si usano bietole ( o erbette )  lessate in acqua salata, ricotta, 1 tuorlo d'uovo e una bustina di saporita (non sempre facile da reperire) deve diventare un'impasto compatto, regolate di sale e lasciate insaporire. Nel frattempo tirate la sfoglia iniziando dallo spessore più largo e diminuendo poi gradualmente sino alla consistenza desiderata, io preferisco tirarla sino all'ultima tacca dell'Imperia, visto che la sfoglia se si asciuga non si attacca più sarebbe meglio farne una mettere il ripieno,chiudere e tagliare con la rotella , lei prima di chiuderli faceva anche una fossetta con l'indice sopra ogni raviolo per far uscire l'aria.
Una volta pronti metterli in un vassoio infarinato con la semola coprirli con uno strofinaccio pulito e lasciarli riposare tutta la notte.

Per il condimento lei preparava il sugo alla campidanese tipico della Sardegna per prepararlo occorre:

Pelati
Sedano,carota,cipolla e 1spicchio d'aglio per il soffritto
Salsiccia fresca (possibilmente con il finocchio)
Zafferano
Sale
Olio extravergine

In un tegame mettere poco olio e preparare il soffritto, aggiungere la salsiccia a fettine far cuocere 5 minuti poi versare i pelati e lo zafferano, infine regolare di sale e lasciar cuocere almeno un'ora.

Questo era un piatto per le grandi occasioni e riusciva sempre!  


Le mie farine:



mercoledì 11 luglio 2012

un pò di malinconia...

Decisamente troppo tempo...non avevo previsto che il primo anno di blog sarebbe andato così..l'avevo immaginato tante volte, fantasticando su piacevoli conversazioni e scambi di ricette e consigli...Ma poi le cose non vanno sempre come credi, il 2011 si è chiuso (aggiungerei per fortuna ) portandosi via tanto e da quel momento è stato tutto frenetico...il lavoro, l'iscrizione del piccolo campione alla prima elementare, la scelta di una nuova casa in un nuovo paese e un trasloco... e nel momento in cui avrei potuto sentirmi esausta c'è stato invece il primo input... così rieccomi qui...nel mio blog, che ho trascurato e strapazzato, dove ogni tanto mi affacciavo solo per non perdere il contatto con quello che era ed è il mio piccolo angolo.  Avrei voluto raccontare dei mille dolci immaginati che poi sono rimasti inesorabilmente lì,nella mia mente, di profumi di biscotti o fragranti panettoni...ma la mia cucina  ne è rimasta vuota per troppo tempo, ora ci sono di nuovo ed è una bellissima sensazione...






















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